In occasione di Lu.BE.C, la tecnologia digitale di ultimissima generazione entrerà infatti in Museo grazie alla mostra “Purity. Barry X Ball, l’ossessione dell’oggetto”.
Barry X Ball è nato nel 1955, a Pasadena, in California, e vive e lavora a New York. Fin dall'inizio della sua attività artistica, dagli esordi minimalisti nei primi anni Ottanta, l'artista concepisce il suo lavoro come una risposta contemporanea a grandi capolavori del passato, non intendendo però misurarsi con le opere antiche per replicarle, ma per trarne ispirazione e sfidarne la bellezza, la forza espressiva e la qualità formale, come una sorta di “magica ossessione” dell’idea.
Per la rilettura del classico, Barry X Ball impiega una serie di attrezzature e procedure complesse, dalle più innovative a quelle tradizionali, dalla scansione digitale 3D, progettazione virtuale e modellazione controllata al computer, fino all’intaglio in pietre e marmi preziosi e alla levigatura eseguiti a mano, per ricreare, attraverso giochi di trasparenze e di distorsioni, l’uso materiali diversi e la variazione delle dimensioni, la stessa intensità e armonia degli originali. Una volta realizzate, le sue creazioni sono previste per interagire con gli arredi delle stanze di un edificio antico o di un museo, scelte dallo stesso artista per l’esposizione.