L’esposizione si articola al piano terra dell’edificio, nell’ala ovest, dove sono presentati manufatti pertinenti insediamenti etruschi risalenti all’VIII secolo a.C. (cippi e corredi funebri). Si incontrano poi alcuni reperti provenienti da Pozzi di Seravezza (VII-VI sec. a.C.) e il ricco corredo della tomba di Rio Ralletta (470 a.C.) con un magnifico cratere attico a figure rosse, orecchini a bauletto, spillone, fibule e bronzetti votivi provenienti da luoghi di culto e contesti sacri della valle del Serchio. Al periodo della dominazione ligure (IV-III secolo a.C.) risalgono i frammenti di un elmo, fibule e borchie di cintura in bronzo della sala successiva, e quattro tombe a cassetta, provenienti da Marlia, dotate di pregevole corredo (olle, grani d’ambra, fibule, fermatreccia, anelli, bracciali, armi e vasi uccheroidi); l’uso delle anfore capovolte esposte nella vetrina, documenta una differente tipologia di inumazione. Le ultime sale presentano oggetti in ceramica e, in gran parte, frammenti architettonici, provenienti da contesti pubblici, abitazioni private e necropoli di età romana di Lucca e del suo territorio. Tra i reperti esposti due pavimenti frammentari uno in coccio pesto e l’altro in mosaico, una base di ara marmorea con bucrani e festoni (I sec.) e un’urnetta marmorea di età augustea.